Se è vero che il mondo nel complesso sta migliorando, il tasso di progresso sociale è notevolmente rallentato negli ultimi anni. Questo è quanto risulta dall’analisi dell’Indice di progresso sociale 2022. Laddove il punteggio mondiale è passato da 59,84 (su 100) nel 2011 a 65,24 nel 2022, il tasso di progresso è rallentato negli ultimi cinque anni, soprattutto lo scorso anno. L’indice si basa su 12 componenti, dall’alimentazione e dall’assistenza medica di base all’accesso all’istruzione avanzata, determinate da un totale di 60 indicatori.

I ritardi nella comunicazione dei dati indicano che l’intera portata dell’impatto della pandemia di coronavirus è ancora sconosciuta. Oltre alle minacce del cambiamento climatico, dell’instabilità economica e delle tensioni geopolitiche, gli autori del rapporto avvertono di un “rischio significativo” che il progresso sociale mondiale possa addirittura arretrare per la prima volta nel 2023.

Come mostra il nostro grafico, ci sono grandi disuguaglianze in termini di paesi che hanno visto progressi sociali e quali no negli ultimi 11 anni. Solo quattro paesi hanno registrato un calo tra il 2011 e il 2022. Di questi, il Venezuela ha registrato il calo più netto, perdendo circa 7,26 punti.

Nella lista compare anche il Regno Unito, regredito di 0,28 punti. Questo declino è attribuito alle severe misure di austerità e alla Brexit, che hanno avuto un impatto su tutti i settori, dall’istruzione alla sanità, ai diritti e alla tolleranza. Il Regno Unito è sceso dall’11° posto nel mondo nel 2011 all’attuale 19° ed è probabile che scenda ulteriormente, rientrando nel secondo sottogruppo del progresso sociale (su 6). In termini di diritti, si colloca attualmente al 35° posto a livello mondiale, dopo Cile, Repubblica Ceca e Barbados, mentre in termini di discriminazione e violenza contro le minoranze, il Paese è sceso dal 29° posto nel 2011 al 93° a livello globale.

Sebbene gli Stati Uniti non siano entrati in classifica, sono rimasti fermi dal 2011 e in calo dal 2017 (-0,56). Per quanto riguarda l’indicatore di violenza interpersonale, il Paese si colloca al 107esimo posto nel mondo, dietro a Repubblica del Congo, Nicaragua e Sierra Leone, mentre è al 102esimo per violenza contro le minoranze, dietro a Sudafrica e Polonia.

Al contrario, anche gli otto paesi del nostro grafico che mostrano il maggior miglioramento sono saliti di livello. Come dettaglia il rapporto, questi sono stati tutti paesi a reddito basso e medio-basso, tra cui Gambia, Etiopia, Guinea-Bissau e Sierra Leone. I paesi più ricchi sono generalmente migliorati a un ritmo più lento.

L’indice di progresso sociale si concentra sugli aspetti non economici della performance sociale. Un totale di 169 paesi è stato analizzato sulla base di dati completi relativi ai 12 seguenti indicatori: alimentazione e assistenza medica di base, acqua e servizi igienico-sanitari, alloggio, sicurezza personale, accesso alle conoscenze di base, accesso alle informazioni e alle comunicazioni, salute e benessere, qualità ambientale, diritti personali, libertà e scelta personale, inclusività e accesso all’istruzione avanzata. Sono stati analizzati anche altri 27 paesi, che avevano dati solo parzialmente completati, come l’Ucraina e l’Afghanistan.